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Risultati della ricerca per: coordinazione genitoriale

Coordinazione genitoriale: cosa è accaduto?

Coordinazione genitoriale e riforma Cartabia: quali cambiamenti?

Quando si può usare il metodo della Coordinazione genitoriale?

La coordinazione genitoriale in Italia LIBRO

Coordinazione genitoriale- ONLINE

Il corso è composto da un totale di 86 ore

 

La parte normativa e metodologica è aggiornata alle norme introdotte dalla Riforma Cartabia 

 

Coordinazione genitoriale

La coordinazione genitoriale nei servizi sociali

Incontro di conoscenza in un percorso di coordinazione genitoriale

Coordinazione Genitoriale e rinuncia al mandato

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Coordinazione genitoriale e riforma Cartabia Art Coordinazione genitoriale e riforma Cartabia

Art 473 bis.26 'la coordinazione genitoriale in incognito' cit. Pisano

Perchè incognito?
Perchè il legislatore non ha indicato in maniera specifica il metodo della coordinazione genitoriale.
Cosa ha normato allora?

Il dettato dell'art. 473 bis.26 «Il giudice, su istanza congiunta delle parti, può nominare ai sensi dell’articolo 68 uno o più ausiliari, scelti tra gli iscritti all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio, o al di fuori dell’albo se vi è accordo delle parti, per intervenire sul nucleo familiare al fine di superare i conflitti tra le parti, fornire ausilio per i minori e agevolare la ripresa o il  miglioramento delle relazioni tra genitori e figli».

Analizziamolo:

il giudice PUÒ NOMINARE quindi non ha un obbligo. Può anche non nominarlo e lasciare alla spontanea adesione delle parti l'attivazione della coordinaizone genitoriale. Anche prima della riforma alcuni Giudici nominavano i co.ge. ausiliari dopo che le parti avevano indicato il nome. E comunque sempre SU ISTANZA CONGIUNTA DELLE PARTI

Cosa cambia? Dal punto di vista del metodo nulla. Cambia che ci saranno meno opportunità per i genitori di boicottare l'intervento. La relazione DEVE essere prodotta al Giudice.

Continuiamo l'analisi:

Il Giudice stabilisce gli obiettivi. Quelli contenuti nell'articolo sono risultati desiderati. Cosa significa? Che il co.ge. fa tutto ciò che vuole il Giudice?

No. Il professionista indica come lavorerà per arrivare a quesi risultati attesi. Se non sono coerenti con il metodo della coordinazione genitoriale lo indicherà per ridefinire le aspettative o il metodo da attuare.

Il professionsita interloquisce con genitori, avvocati esattamente come prima e con il Giudice per ridefinire il senso delle ricieste. Crea cultura dlela co.ge.

Non conosci ancora in maniera approfondita la riforma e cosa implica per noi professionsti dell'aiuto?

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ASCOLTO DEL MINORE. Le differenze nell’ascolto ASCOLTO DEL MINORE. Le differenze nell’ascolto

Qual è la differenza tra l’ascolto del minore che fa il giudice e quello che fa il curatore speciale?
Ai sensi della convenzione di Strasburgo i minori devono essere ascoltati, questo non riguarda solo i giudici e i processi, ma riguarda tutte le autorità; in tutti i procedimenti che riguardano i minori, questi devono essere informati e ascoltati (tenendo conto della loro età).

L’ascolto del giudice ha un particolarità, ovvero è un atto del processo. È un atto in cui il processo si piega alla dignità del minore, ed è per questo che non è più delegabile, viene svolto necessariamente dal giudice.
L’ascolto invece che viene svolto dal curatore trova la sua cornice nell’art. 315 BIS del codice civile, ed è un tipo di ascolto che fa qualsiasi adulto come i genitori che hanno un ruolo di potere sul minore, che deveno capire però le sue esigenze, le sue attitudini.

Ma il giudice  non ha la competenza di ascoltare il minore…allora perchè lo deve fare lui?
L’ascolto del minore da parte del Giudice è un ascolto con scopi diversi da quelli degli altri professionisti. Non stiamo parlando dell’ascolto clinico, ma di un tipo di ascolto che è una misura di civiltà. 
È la capacità di cosentire anche a chi non ha la maggiore età di partecipare alla sua vita civile; il Giudice può in questo farsi aiutare, ma è un atto del giudice perché solo cosi il minore comprende qual’è la funzione di quel tipo ascolto. 
Il Giudice incarna l’autorità, il decisore, il Tribunale che interviene perchè i genitori fanno fatica a svolgere insieme il loro ruolo. Non va confuso con altri professionisti che hanno ruoli differenti.
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Ascolto del minore? Cambiamenti della riforma La Ascolto del minore? Cambiamenti della riforma

La riforma Cartabia ha introdotto due cambiamenti principali
1. Il primo è che l’ascolto del minore è un un MUST per l’ultra dodicenne. I bambini devono manifestare un certo grado di maturità sufficiente per poterlo ascoltare e prendere in considerazione la sua opinione. Il Giudice deve però rispetto al passato indicare in maniera specifica il motivo per cui decide di non sentirlo.
2. Il secondo cambiamento è che l’ascolto DEVE essere sempre svolto da un giudice togato, quindi un ascolto diretto e mai delegato ad altri professionisti. Il giudice può farsi assistere da un altro professionista ma è lui che ascolta il minore.

Conoscevi questi cambiamenti? 
E gli altri introdotti dalla riforma? 

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Cosa fare quando un utente o un cliente ci chiede Cosa fare quando un utente o un cliente ci chiede se può darci del tu? Me lo ha chiesto ieri una collega.
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La mia risposta ormai da anni a tutti i clienti e anche quando lavoravo nel servizio sociale pubblico era ed è che loro possono darmi del tu chiamandomi Elena io continuerò a dargli del lei.perché il lei definisce i confini e il ruolo. E noi siamo lì con quella persona in una dimensione di relazione professionale non amicale. 
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Ovviamente poi dipende da chi abbiamo di fronte della motivazione per cui ci dà del tu.è una motivazione che vuole sminuire la nostra professionalità? O ci sono altri motivi? Ecco allora mi è capitato di dire alle persone di chiamarmi dottoressa giudice. Ma non è dal titolo che passa la professionalità, il tu o lei definiscono dei confini che a volte è bene tenere molto molto chiari anche con il linguaggio.
Quando ti diranno che è impossibile, Quando ti di Quando ti diranno che è impossibile,
Quando ti diranno non ce la farai mai, 
Quando ti faranno credere che non è più il momento o che non hai l’età,
E quando rischierei di crederci a quello che ti dicono ….
Ecco allora guarda questo video e ricordati che è impossibile finché qualcuno non ci ho pensato !
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