“Mentire a noi stessi è ben più radicato nella nostra anima del mentire agli altri.”
F. Dostoevsky.
Hai mai sentito parlare di bias cognitivi? Che li conosciate o meno, vi assicuraro che hanno un impatto rilevante sulla nostra vita sia personale sia di PROFESSIONISTI soprattutto se non ne siamo consapevoli. E’ tempo di prenderne consapevolezza.
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=Do38ffbwcCE&w=560&h=315]
Wikipedia definisce i bias cognitivi come: “giudizi (o pregiudizi) che non corrispondono necessariamente alla realtà, sviluppati sulla base dell’interpretazione delle informazioni in possesso, anche se non logicamente o semanticamente connesse tra loro e che portano dunque ad un errore di valutazione o mancanza di oggettività di giudizio.“
Tradotto, i bias cognitivi rappresentano il modo con cui il nostro cervello categorizza, semplifica, efficentizza gli stimoli che provengono dall’esterno.
Il nostro cervello una delle più meravigliose creazioni della natura, eppure ogni tanto sembra andare in “fare cilecca” anche se in realtà dal suo punto di vista non è così!
La risposta è legata alla nostra evoluzione. La categorizzazione e selezione degli stimoli per la maggior parte è corretta (pensiamo quando attraversiamo la strada!) e ci consentono di interpretare la realtà in maniera rapida ed efficiente. Tuttavia, c’è una percentuale di queste euristiche che ci conduce verso dei vicoli ciechi, delle conclusioni errate sul mondo che ci circonda: i bias cognitivi appunto.
Alcuni bias cognitivi sono frequenti e pericolosi. Imparare a riconoscerli per evitare decisioni stupide.
Perché? È super efficiente portandoci a far azioni in tempi veloci e in questi processi lascia per strada qualcosa. La maggior parte delle volte questo non è un problema ma… se SIAMO PROFESSINISTI NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE.
E’ evitabile? Come possiamo prendere decisioni migliori, decisioni che ci facciamo ESSERE PROFESSIONISTI?
CONSAPEVOLEZZA! Perché è tutta colpa dei bias cognitivi
Oggi ve ne racconto uno: il Bias di conferma (confirmation bias)
Questa “scorciatoia mentale errata” si verifica in particolar modo tra i sostenitori di un’idea specifica, di un’ideaologia. Nella nostra natura dare maggiore rilevanza alle sole informazioni in grado di confermare la nostra tesi iniziale.
Questo è un altro motivo per cui il “confronto” e basta è sopravvalutato. cercherò info che confermino quello che penso e se ne trovo di diverse saranno eccezioni. Così per i professionisti dell’aiuto sarebbe necessario cercare confronto consapevole con persone critiche.
Stay tuned su AssistenteSocialePrivato perché ve ne racconterò altri da conoscere assolutamente per noi professionisti!