Continua la riflessione che prende spunto dalle domande dell’ articolo di Marco Pingitore sul sito psicologiagiuridica.eu con 10 domande sulla coordinazione genitoriale.
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Differenze tra CTU e Coordinazione Genitoriale
La CTU è un processo valutativo. La Coordinazione Genitoriale no. Nè la Coordinazione Genitoriale è un processo neutrale.
Non è mediazione famigliare appunto: vedasi in questo video le differenze. È un processo di ADR per la PREVENZIONE E IL CONTENIMENTO DEL DANNO. Assume quindi che un conflitto cronico ed elevato sia presente.
La CTU è una fotografia anche dinamica dal punto di vista delle possibilità evolutive della situazione. Non capisco come la CTU possa rappresentare ‘l’ultimo stadio di un processo conflittuale’ stante che non interviene e non può farlo sull’implementazione delle decisioni. Dopo la CTU il Giudice decide assumendo spesso le indicazioni del CTU.
Chi verifica che quei genitori mettano realmente in atto le decisioni assunete e chi li guida nell’assunzione delle decisioni ‘minori’. La riflessione dell’articolo mi appare fatta da chi è pratico del prima e del mentre CTU.
Chi vede e conosce questi genitori post- CTU e spesso post istanze di modifica, ovvero spesso servizi sociali, sa che la conflittualità trova la sua linfa vitale nella quaotidianità, nel ‘incontinenza’ emotiva e relazionale di genitori che se non contenuti ed indirizzati a tenere al centro il loro bambino rischiano di far crescere il conflitto.
La Coordinazione Genitoriale lavora sull’IMPLEMENTAZIONE CONCRETA DELLE DECISIONI IN UNA MANIERA MONITORATA CON ENTRAMBI I GENITORI.
La coordinazione genitoriale si occupa di consetire ai bambini una vita quotidiana sufficientemente buona! la CTU non può entrare in tutte le questioni quotidiane nè intervenire nelle urgenze.
La coordinazione genitoriale è molto più vicina alla negoziazione commerciale che alla mediazione famigliare!
Da dove deriva l’autorità del coordinatore genitoriale?
Dalla mia esperienza sia all’interno dei servizi sociali sia di utilizzo del metodo come profesisonista privato credo che la forza del metodo in Italia derivi da un’insieme di fattori consensuali e di ‘coazione volontaria’ a cui i genitori decidono di sottorporsi:
- scelta autonoma dei genitori di aderire al metodo. Il contratto non è negoziabile se non negli apsetti del potere decisionale
- scelta del professionista
- firma del contratto che chiarisce procedure in maniera estremamente trasparente
- garanzia dell’impegno dei clienti da parte degli avvocati delle parti
- non voler fare brutta figura di fronte all’altro – ex moglie o ex marito – questo consente strategie di negoziazione molto funzionali!
- se impegno assunto di fornte al Giudice non portare a termine sarà preso in considerazione dall’A.G.
- contesto molto strutturato e attenzione ai soli dati di fatto
Questi elementi insieme creano un sistema di rinforzo della motivazione
Vi ho già spiegato chi è il Coordinatore Genitoriale. E anche i compiti del Coordinatore Genitoriale
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Perchè vi parlo io di coordinazione genitoriale?
Ho conosciuto il metodo della coordinaizone genitoriale nel 2012 mentre scrivevo la mia tesi di dottorato negli Stati Uniti. Poi ho sperimentato il metodo nel mio lavoro di assistente sociale nei Comuni in cui ho lavorato e mi sono specializzata proprio con Debra Carter ideatrice del metodo integrato di coordinazione genitoriale. Ho iniziato nel 2016 ad utilizzare il metodo anche come libera professionista dopo la verifica che può essere un ottimo metodo di lavoro con i genitori altamente conflittuali nei servizi sociali. Al momento sono supervisionata da Debra Carter e continuo con le la mia formazione. Infatti, a febbraio 2018 andrò in Florica per un nuovo corso avanzato.