Il modo giusto o quello che scegliamo?

“Le donne devono essere autonome, lavorare, essere indipendenti dagli uomini”, “i bambini devono andare alla scuola materna”, “i bambini devono stare il più possibile con la mamma o con i nonni, non con estranei”, “è normale che i papà non stiano tanto con i figli perché devono lavorare”, “ai bambini servono una mamma e un papà” (o meglio un uomo e una donna).

Quante di queste frasi sentiamo tutti i giorni? Le dicono solo le persone sul tram o al pacchetto o al bar? No. Purtroppo no. Anche molti professionisti, purtroppo! E sono frasi basate su studi scientifici e riconosciuti a livello internazionale? Ancora, no.

Sono generalizzazioni che diventano stereotipi. E i professionisti non dovrebbero basare il loro pensiero professionale su stereotipi e pregiudizi.

Cosa sono le generalizzazioni? Sono utili. Sì. Il mondo è troppo complicato perché si possa sopravvivere senza semplificarlo o ordinarlo. Si utilizzano perciò dei sistemi di semplificazione per ridurre la complessità ad un numero minore di categorie.

Cosa sono gli stereotipi allora? Sono utili? No.

Le generalizzazioni servono a semplificare “la maggior parte delle mamme fanno fatica a lasciare i loro bambini da soli con i papà nei primi mesi di vita”.

Gli stereotipi ingabbiano. Il processo che scatta è quello di voler ricondurre le persone ad alcuni quadri categoriali nel tentativo di dare un senso ad una determinata situazione sociale. Quando si percepisce qualcuno in modo stereotipico si tende ad attribuirgli tutte le caratteristiche che si ritengono condivise tra tutti i membri del gruppo.
“Le mamme -tutte – non lasciano i bambini con i papà nei primi mesi di vita”

Quando siamo guidati da uno stereotipo riguardo ad un ruolo sociale va da sé che quella persona o rientra nello stereotipo o non va bene.

Quale è il modo migliore di essere mamma? E papà? E figlio? E nonni? E coppia?

Vi capita mai che i professionisti – e non solo noi assistenti sociali o gli psicologi ma anche insegnanti, medici, … – invece di accompagnarvi a capire che tipo di mamma, papà, moglie/marito, compagno/a, figlio/a, studente volete essere vi dicano esattamente come dovreste essere? È più facile dare consigli che aiutare le persone a scegliere. E soprattutto dare consigli implica che IO PROFESSIONISTA SO più di te cosa è giusto per te.

Ci sono leggi che indicano il GIUSTO MODO di svolgere tutti questi ruoli sociale? No. Questo è ciò che dovrebbe guidare i professionisti. Ognuno dovrebbe poter essere mamma, papà, figlio/a,… a modo proprio. Nel rispetto delle leggi esistenti, che nel tempo ricordiamolo cambiano!