Torna il vlog di assistente sociale privato, oggi vi proponiamo la registrazione del webinar
“LA RETE INGABBIA O LIBEA?”
La differenza tra rete e lavoro di comunità?
La rete è un insieme di legami che serve per raggiungere uno scopo, un obiettivo; questa si evolve in base a questi ultimi.
Se il lavoro di rete non si evolve e non cambia c’è qualcosa che non va; perché gli obiettivi cambiano in relazione all’evolversi al progetto.
Più la rete è ampia, più rischia di avere un atteggiamento sclerotizzante, perchè è formata di persone.
Per lavoro di comunità intendiamo un processo attraverso cui si aiutano le persone a migliorare la comunità di appartenenza; serve a creare i legami che siano funzionali per i soggetti che ci sono.
Ad esempio ad oggi il lavoro di rete è quello che fa l’assistente sociale un comune; o in casa di riposo. Se un comune ha deciso di fare delle azioni per supportare tutte le reti di vicinato esempio spesa solidale, questo è lavoro di comunità
Il lavoro di comuntà ha come cambiamento il cambiamento strutturale dello status quo.
Per lavoro di rete intendiamo tutte quelle azioni strutturate, per creare delle sinergie fra attori, finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, legati ad una singola situazione.
Chi definisce la rete?
Tutte le scelte operative che noi facciamo prima di dipendere dalle teorie dipendono dai principi e dai valori.
Si cerca di fare un lavoro sociale antioppressivo, che creca di accompagnare la persona al di fuori del servizio.
Se ragioniamo in quest’ottica, anche alla lucde del nuovo codice deontologico ,è la persona che deve decidere chi fa rete intorno a lui.
La rete non è solo istituzionale, come si pensa in un ottica oppressiva, ma è anche la famiglia, ma non solo!
Ad esempio possiamo chiedere alla baby sitter, quando si parla di bambini.
Lavorare in un’ottica di sviluppo dell’empowerment vuol dire tenere al centro la persona,
con le sue particolarità e caratteristiche.
SE DEVO LAVORARE PER PORRE AL CENTRO LA PERSONA, vuol dire che prima non era al centro!!!!!!!!
Si può lavorare per svolgere una mappatura della rete,ma sempre sulla base della centralità della persona.
Si può concludere affermando che, il lavoro con le istituzioni e con i professionisti non deve durare per sempre, non deve diventare rigido , ma durare solo per il tempo necessario; il nostro lavoro, infatti, è accompagnare le persone a trovare le risposte adatte a loro.
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