In questa puntata del Vlog di AssistenteSocialePrivato vi presentiamo l’intervista di Sara Visentin a Lara Bucella nella quale Lara ci racconta brevemente il tema del webinar gratuito del 27 marzo dalle 18 alle 20: LEGGI IL VOLANTINO E ISCRIVITI ORA!
La comunicazione non è quello che diciamo,
bensì quello che arriva agli altri.
Thorsten Havener
Lara insieme ad un gruppo di studenti ha creato una favola per spiegare ai bambini il lavoro dell’assistente sociale e dei professionisti dell’aiuto: SCARICALA GRATUITAMENTE in italiano e spagnolo
Il lavoro di Lara nasce dall’unione di due ambiti di suo interesse: il servizio sociale e il mondo della comunicazione digitale. “In particolare prende spunto da un’esperienza fatta in prima persona quando ho
iniziato a pensare di trasferirmi a questo corso di laurea. Capire quale fosse la reale identità dell’assistente sociale, cosa facesse e quale ruolo dovesse assumere nella società mi era stato molto difficile. Nella mia ricerca mi sono imbattuta in molti dati e molte testimonianze, ma nessuna era davvero soddisfacente. Soprattutto avevo riscontrato molte critiche: polemiche e discussioni, commenti scritti con rabbia e disappunto in cui si sottolineava che gli assistenti sociali erano solo inutili burocrati o ladri di bambini. La scelta di iscrivermi a questo corso di laurea è stato un po’ un salto nel buio a causa delle poche informazioni concrete sulla professione e delle forti critiche di amici e parenti i quali – pur non avendo mai avuto a che fare con gli assistenti sociali – mi descrivevano gli aspetti negativi della professione.
Durante il mio percorso formativo l’interesse per la comunicazione della professione è aumentato, sia grazie a discussioni con altri assistenti sociali con cui ho potuto condividere la sensazione di questa mancanza di comunicazione, sia grazie al corso di guida al tirocinio del primo anno, durante il quale ci è stato chiesto di riflettere sulla professione e poi di presentarla al pubblico. In queste circostanze ho potuto ragionare su quanto sia necessario comunicare la professione alla cittadinanza per ampliarne la conoscenza e renderla meno soggetta agli stereotipi che sembrano ritornare costantemente quando si parla di servizio sociale” racconta Lara. Il suo lavoro si riferisce ad una comunicazione divulgativa, rivolta alla popolazione e a chi sa poco o nulla dei servizi, e non ai professionisti.
“Questa necessità comunicativa è acuita, a mio parere, anche dalla rapida evoluzione dei mezzi di comunicazione: oggi non si comunica come cent’anni fa, ma neanche come cinquanta o dieci. Il mondo della comunicazione si evolve in tempi brevissimi e per poter trasmettere davvero un messaggio è necessario conoscerlo a fondo, sapere come muoversi al suo interno, come dare voce al proprio pensiero per utilizzare la rete a proprio vantaggio senza esserne schiacciati. L’enorme eco mediatica ricevuta dai casi di cronaca che coinvolgono gli assistenti sociali rischia di soffocare la voce degli operatori, se essi non imparano a utilizzare i nuovi media per parlare della professione in modo altrettanto incisivo. A partire da queste riflessioni mi è sembrato interessante focalizzare il lavoro sulla rappresentazione degli assistenti sociali nei mezzi di comunicazione di massa, sia quelli tradizionali sia quelli più recenti; in particolare ho cercato di individuare come la professione tenti di parlare di sé e di promuoversi, quali tentativi siano stati fatti nel passato e con quali esiti. Successivamente mi sono concentrata sulle caratteristiche della comunicazione negli ultimi anni, all’interno della nuova rete internet chiamata web 2.0; in questo modo ho potuto avere in mano maggior informazioni per poter costruire un messaggio in grado di raggiungere la popolazione e da essa essere recepito e compreso. Partendo da questi dati ho deciso infine di proporre un prodotto creativo che potesse essere messo in rete per cercare di agire attivamente sulla rappresentazione degli assistenti sociali davanti alla cittadinanza” racconta Lara.
DOPO IL WEBINAR SARÀ POSSIBILE SCARICARE L’EBOOK