Perchè spiego la coordinazione genitoriale?
Il primo dicembre è uscito un articolo di Marco Pingitore sul sito psicologiagiuridica.eu con 10 domande sulla coordinazione genitoriale e sulla figura del coordinatore genitoriale.
Interessante? Sì, in parte. Se non fosse che l’autore ponendosi domande appropriate, anzi necessarie fornisce anche alcune risposte che mostrano un certo grado di misconosceva del metodo e della sua possibile implementazione in Italia.
In 10 video rispondo alle 10 domande (se non mi conosci in fondo alla pagina puoi leggere perchè mi sento in grado di fornire risposte, almeno interlocutorie!) e mi piacerebbe attivare un confronto.
Oggi affronto la prima domanda dell’articolo:
‘#1 – Chi è il Coordinatore Genitoriale?
La recente sentenza del Tribunale di Mantova sembra porre sullo stesso livello il generico “coordinatore genitoriale” con quello di “educatore professionale” mettendo in luce una delle principali criticità di questa figura in Italia: chi è il C.G., quale figura professionale può svolgere questo ruolo, che formazione deve avere, che poteri ha?’ (estratto dall’articolo)
Andiamo per gradi anche con le mie risposte!
Chi è il coordinatore genitoriale?
È un professionista dell’aiuto qualificato, che mette in pratica il metodo della coordinazione genitoriale. In Italia non esiste la figura professionale del coordinatore genitoriale per cui sarebbe preferibile parlare di professionisti che utilizzano il metodo della coordinazione genitoriale (se poi per facilità lo chiamiamo coordinatore genitoriale, ok. Basta evitare di far pensare alle persone che esiste una figura professionale specifica e normata!)
Quale figura può svolgere questo ruolo? Che formazione deve avere?
Per qualificato si intende, un professionista che ha frequentato un corso sul metodo della coordinazione genitoriale, formazione accademica e continua appropriata ed esperienza nel lavoro con le famiglie.
Deve possedere competenze certificate (o dal piano di studi accademico o da corsi di formazione continua)
- nozioni di diritto di famiglia
- nozioni di psicologia dell’età evolutiva, psicopatologia, pedagogia
- gestione dei conflitti
- interculturalità
Inoltre è importante avere esperienza di:
- case management
- lavoro di rete
- conoscenza del funzionamento delle istituzioni
- capacità di mappatura e reperimento di risorse sul territorio
Si, il coordinatore genitoriale ha competenze in comune con l’educatore professionale. Ed anche con l’assistente sociale, lo psicologo, l’avvocato, il mediatore famigliare. E comunque nessuna di queste figure possiede tutte le competenze richieste. Ed ognuno deve capire che quando utilizza il metodo della coordinazione genitoriale non fa il terapeuta, l’educatore, l’assistente sociale. Si assume il ruolo e le funzioni che la coordinazione genitoriale implica, non altro.
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Perchè vi parlo io di coordinazione genitoriale?
Ho conosciuto il metodo della coordinaizone genitoriale nel 2012 mentre scrivevo la mia tesi di dottorato negli Stati Uniti. Poi ho sperimentato il metodo nel mio lavoro di assistente sociale nei Comuni in cui ho lavorato e mi sono specializzata proprio con Debra Carter ideatrice del metodo integrato di coordinazione genitoriale. Ho iniziato nel 2016 ad utilizzare il metodo anche come libera professionista dopo la verifica che può essere un ottimo metodo di lavoro con i genitori altamente conflittuali nei servizi sociali. Al momento sono supervisionata da Debra Carter e continuo con le la mia formazione. Infatti, a febbraio 2018 andrò in Florica per un nuovo corso avanzato.