Continua la riflessione sul coordinatore genitoriale e sul metodo della coordinazione genitoriale. GUARDA I VIDEO PRECEDENTI SUL CANALE YOUTUBE
La terza domanda ha a che fare con i compiti del Coordinatore Genitoriale: ‘#3 – Compiti del Coordinatore Genitoriale
Secondo il Tribunale (rectius “il CTU”) il Coordinatore Genitoriale “dovrà essere presente una volta al mese” cioè dovrà monitorare (dove? come?) l’andamento dei rapporti genitori/figli, fornendo le opportune indicazioni eventualmente correttive dei comportamenti disfunzionali dei genitori, intervenendo a sostegno di essi in funzione di mediazione.
Immaginiamo il C.G. che si reca a casa del padre (una volta al mese? perché non due o tre?) ammonendolo “lei non deve più denigrare la sua ex davanti a suo figlio” oppure “lei deve andare d’accordo con la sua ex moglie“.(domanda tratta da Psicologiagiuridica.eu)
Sulla questione dei poteri ve ne ho parlato in un precedente articolo e video
Affrontiamo un aspetto per volta:
Quanto e dove il Coordinatore Genitoriale vede i genitori?
Innanzitutto la riflessione dell’articolo di Pingitore appare ignorare completamente il metodo della Coordinazine Genitoriale altrimenti saprebbe, almeno questo, che il coordinatore genitoriale vede i genitori sempre insieme.
Inoltre non è e non DEVE essere il Giudice a dire ad un professionista quante volte vedere i clienti!
È utile che ognuno faccia il proprio lavoro e conosca i limiti del proprio ruolo. I professionisti del metodo siamo noi, noi non diciamo al Giudice come fare il proprio lavoro. Sarebbe utile non avvenisse il contrario. Mai.
La frequenza degli incontri dipende dal livello di conflittualità e lo si espliciuta fin dall’inizio ai genitori in fase di firma del contratto.
Vi faccio degli esempi. In genere per il primo mese, con genitori che per ogni questione litigano anche davanti ai bambini, io li vedo una volta a settimana per stabilire modalità di comunicazione tra loro e poi dirado gli incontri svolgendoli anche via skype se possibile.
Gli incontri avvengono in studio dal coordinatore genitoriale. Non a casa dell’uno o dell’altro. Il contesto deve essere ‘imparziale’.
Vi ho già spiegato chi è il coordinatore genitoriale.
Tutto è esplicitato. Alcuni aspetti del contratto sono negoziabili, altri no. Nel caso i genitori non fossero d’accordo io personalmente non accetto il mandato!
Quando li vede insieme?
L’unico caso in cui non li vede insieme è in situazione di provvedimenti limitativi dell’Autorità Giudiziaria o per raccogliere dati sulle storie personali non rilevabili dalla documentazione già presente nel fascicolo della seperazione. In nessun altro caso il coordinatore genitoriale vede i genitori da soli.
Perchè?
Perchè il compito principale del coordinatore genitorile è garantire l’effettiva applicazione dei principi della bi-genitorialità in concreto. Lavora con GENITORI sulle RESPONSABILITÀ GENITORIALI.
E fino a prova contraria i genitori sono due! Non si lavora con la mamma Giulia perchè sta male per il tradimento dell’ex marito o con il papà Adolfo per le sue fatiche a prendersi cura di un bambino piccolo in autonomia.
Il team
Per tutti i bisogni rilevati per ogni genitore si può reperire un professionista o un membro della famiglia allargata o della rete informale che supporti e sostenga l’acquisizione di competenze o la rielaborazione di tematiche personali o di coppia. SI CREA UN TEAM che risponda ai bisogni effettivi di ogni soggetto in gioco: genitori, bambini, nonni, etc…
SI LAVORA CON IL CONFLITTO perchè entrambi i genitori rispettino le decisioni già assunte dall’Autorità Giudiziaria o quelle definite insieme nello spazio della Coordinazione Genitoriale.
Perchè insieme?
Si lavora sempre insieme perchè ognuno deve assumersi le responsabilità davanti all’altro, al coordinatore genitoriale e agli avvocati – che fanno parte del team – dei propri comportamenti. Per ogni decisione assunta il coordinatore genitoriale deve stabilire insieme ai genitori modalità di verifica oggettiva del rispetto delle decisioni.
I compiti principali sono quindi:
- messa inpratica della bi-genitorialità
- garanzia dell’effettiva implementazione delle decisioni già assunte dall’A.G.
- presa di decisioni ad ogni incontro in merito alle questioni ‘minori’
- verifica e monitoraggio oggettivo della messa in pratica delle decisioni
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Perchè vi parlo io di coordinazione genitoriale?
Ho conosciuto il metodo della coordinaizone genitoriale nel 2012 mentre scrivevo la mia tesi di dottorato negli Stati Uniti. Poi ho sperimentato il metodo nel mio lavoro di assistente sociale nei Comuni in cui ho lavorato e mi sono specializzata proprio con Debra Carter ideatrice del metodo integrato di coordinazione genitoriale. Ho iniziato nel 2016 ad utilizzare il metodo anche come libera professionista dopo la verifica che può essere un ottimo metodo di lavoro con i genitori altamente conflittuali nei servizi sociali. Al momento sono supervisionata da Debra Carter e continuo con le la mia formazione. Infatti, a febbraio 2018 andrò in Florica per un nuovo corso avanzato.