Il ruolo dell’assistente sociale nel fine vita

Torna il v-log di Assistente sociale privato, oggi parliamo del ruolo dell’assistente sociale nel fine vita con Nicola Martinelli.

Il tema dell’accompagnamento al fine vita si sta da un lato demedicalizzando,  e sta diventando un problema sociale, in quanto le voltà dell’individuo vengono messe in risalto da alcune norme, che pongono al centro l’autodeterminazione dell’individuo.

L 219/2017 sulla disposizioni anticipate sul fine vita; una legge di civiltà che da ad ognuno di noi la libertà di scegliere anche su un argomento importante come la morte.

In questo momento di pandemia mondiale, questo è un tema che ci tocca tutti da vicino, ci fa realizzare che siamo tutti precari e a tempo determinato, come dicevano gli antichi siamo mortali.

Dobbiamo rivedere l’aspetto dell’interiorizzazione del lutto, piuttosto che della ritualizzazione della morte stessa; parare i questo argomento ad oggi è un tabù, se si parla di fine vita si viene additati come pessimisti, ma non è cosi.

Preparci adeguatamente alla morte ci fa vivere ogni momento appieno.

“ACCOMPAGNARE ALLE FRONTIERE DELLE VITA”

Accompagnare alle frontiere della vita, è un compito arduo.

Accompagnare a cosa? accompagnare a trovare un senso, inteso come tessuto di significati che aiuta le persone a tenere insieme i pezzi della vita, la malattia soprattutto una prognosi infausta, ci porta ad abbandonare la nostra biografia.

 che ruolo  ha l’assistente sociale in questo contesto?

L’assistente sociale in questo contesto ha un ruolo fondamentale, in quanto oltre alla diagnosi spirituale, viene svolta una diagnosi sociale dell’utente.

Il contesto famigliare è fondamentale, e molto spesso, all’interno di questo nucleo è presente un altra condizione di criticità, data ad esempio, da un famigliare con disabilità.

Inoltre la legge 38 del 2010 identifica le figure professionali che si occupano della presa in carico della persona che si trova a dover affrontare le cure palliative, queste sono: assistenti sociali, psicologi, infermieri e medici.

Le legge ci riconosce il ruolo di collante tra ospedale e persona, in cui questa è posta al centro, con i suoi interessi e le sue attitudini e volontà; dobbiamo quindi agire per tutelare l’interesse del paziente.

L’ ascolto e l’empatia sono fondamentali nel  contesto delle cure palliative, per questo il nostro ruolo è fondamentale.

Il volume che vi consiglio per approfondire è

ACCOMPAGNARE ALLE FRONTIERE DELLA VITA

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