Torna il v-log di Assistente sociale privato, Sara vsentin ci parla del rapporto fra sanità pubblica e sanità privata, in questo momento di crisi, dove complice la mancanza di conoscenze e il panico si rischia di fare confusione.
Il sistema sanitario nazionale nasce con la legge 833/1978 che già prevedeva per la sanità pubblica tre macro strutture gli ospedali, il territorio diviso in il dipartimento di prevenzione e servizi sanitari o socio sanitari.
Con la 502/1992 e la 229/99 ribadiscono il concetto che tutti i servizi suddetti si occupano della salute pubblica; screening, vaccinazioni ed epidemie, vengono gestite dal pubblico. sono tutte quelle attività che necessitano di una regia comune, regionale di cui fanno parte i servizi di prevenzione e di igiene
Il privato convenzionato non si occupa di ciò, può essendo accreditato svolgere visite con impegnative.
Il privato poi partecipa alle riunioni per capire le linee guida da percorrere.
Non è il momento di dire quante risorse sono state date, o tolte al pubblico piuttosto che al privato.
Questo aspetto mi sta molto a cuore e lo ritroviamo nel servizio sociale; la professione degli assistenti sociali nasce nel pubblico, ma sempre di più vediamo colleghi che vogliono lavorare nel privato.
Non c’ è sovrapposizione, ognuno ha i suoi doveri lavorativi.
Tra pubblico e privato, in un momento importante come adesso, ma non solo, dovrebbe nasce una stretta collaborazione per rispondere al bisogno dell’utente.
Compiti diverse, ma stesse finalità: il benessere dell’utenza.
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