Qualche tempo fa vi ho proposto un video sui buoni propositi. Oggi ho deciso di parlavi del cambiamento con il supporto di un racconto per tutti, piccoli e adulti “Chi ha spostato il mio formaggio?”
Tutti fatichiamo a cambiare quegli aspetti della nostra vita che ci rendono insoddisfatti, affaticati, che ci mettono in crisi. Eppure senza cambiamento, senza trasformazione non si cresce. Spesso, anche se la situazione in cui stiamo non ci piace, il pensiero di intraprendere una strada sconosciuta, incerta ci fa rimenare legati alla nosyra ‘coperta di Linus’, alle nostre routine stereotipate.
A chi non è accaduto di pensare:
‘Le ho già provate tutte!’, ‘Non c’è altro da fare’, ‘È una strada senza uscita’, ‘Tanto non ci posso fare niente’
Oppure di pensare che siano gli altri a dover cambiare perchè la nostra vita migliori. LA RESPONSABILITÀ DEL CAMBIAMENTO È NOSTRA.Con il metodo del coaching io ho appreso tanto di me, ho imparato a
LA RESPONSABILITÀ DEL CAMBIAMENTO NELLA NOSTRA VITA È NOSTRA!
Cambiare il nostro atteggiamento nei confronti delle situazioni di crisi è già la metà del lavoro. Vi viene in mente la storia del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto? E sì! Proprio quella, avete centrato il punto. Se penso di non essere in grado, se penso che non ci sia più niente da fare, se penso che nulla dipenda da me probabilmente sarà così! Eppure nella maggior parte delle volte la possibilità di migliorare le cose dipende dal nostro ATTEGGIAMENTO nei confronti delle POSSIBILITÀ, delle OPPORTUNITÀ.
Tanti concetti possono aiutare nell’affrontare il cambiamento e ne parleremo spesso! Per iniziare ci interessano 4 concetti:
- la responsabilità di cambiare è nostra: non possiamo cambiare gli altri. Possiamo cambiare come noi affrontiamo le situazioni, le crisi, gli ostacoli. A me è capitato spesso di ritrovarmi di fronte ostacoli nuovi, sconosciuti. A volte mi sono lasciata scoraggiare, altre no. Ecco le volte no…la differenza di risultato successivo è stata sostanziale! E voi?
- non è necessario scalare l’Everest con ciabattte e canottiera! Il cambiamento può essere graduale agevolando il successo incrementale che si fa sentire sempre più capaci. E come ci ha insegnato Bandura con il suo costrutto di autoefficacia più ci sentiamo capaci di agire efficacemente nella nostra vita più lo siamo realmente. Ricnosciamo quali fattori facilitanti abbiamo in noi, attorno a noi. Tutto ciò che ci può agevolare verso il cambiamento che desideriamo lo ppossiamo utilizzare.
- Potete mangiare un elefante tutto intero? La logica del successo incrementale. no, vero? Allora perchè lo pretendiamo quando siamo in crisi? È necessario cambiare tutto? È necessario cambiare? Le parole sono importanti. Si può MIGLIORARE, MODIFICARE, CAMBIARE PARZIALMENTE, CAMBIARE TOTALMENTE, CAMBIARE UN PARTICOLARE. Se cambiassimo, migliorassimo un pezzo di ciò che ci mette in crisi?
- Scrivere un nuovo copione. Riconoscere i nostri modelli routinari di fronte alle crisi. Io mi arrabbio, mi faccio domande che mi fanno dubitare anche di ciò di cui sono sicura, mi sento piccola e mi isolo o la frustrazione mi porta a scoppiare in qualsiasi situazione. Smetto di ascoltare e faccio la vittima crogilandomi nelle mie difficoltà e nell’autocommiserazione. E voi? La consapevolezza è il primo passo verso la possibilità di cambiare, migliorare, diventare chi vogliamo e fare ciò che desideriamo. SENZA CONSAPEVOLEZZA RISCHIAMO DI ATTUARE LO STESSO COPIONE SENZA NEMMENO RENDERCENE CONTO!
Nelle prossime puntate parleremo della perseveranza, della disciplina, dell’allenamento e molto altro!
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